Il coraggio di Joseph Kan, le scomode verità e gli scheletri negli armadi
Nei primi anni 80, feci un corso con Vogel e mi buttai con grande entusiasmo sulla parodontologia ma le percentuali di successo non erano tali da sostenere tutto quel giovanile entusiasmo. Io detesto gli insuccessi, tanto più quando sono io a proporre interventi che il paziente non si sognava di richiedere. A quei tempi i pazienti non erano così informati e raramente chiedevano soluzioni per problematiche mucogengivali o parodontali. Oggi, coi pazienti odierni, gestire gli insuccessi è ancora più detestabile, per me, dunque io faccio solo quello di cui sono assolutamente certo e la cui prognosi è decisamente e concretamente sicura. Per il resto delego ad altri più bravi di me a gestire gl'insuccessi. Ma il punto è che, oggi, pare che fare miracoli sia alla portata di tutti. Si vedono miracoli in endodonzia, in chirurgia mucogengivale, in chirurgia di augment, in parodontologia ecc ecc, ma io ho sempre pensato che:
1) I miracoli non esistono e se esistono sono casi unici, differentemente non sarebbero miracoli, Con questo non voglio dire che le meraviglie endodontiche o parodontologiche esibite in congressi e gruppi di discussione in internet siano tutte false. Certamente ci saranno pure i falsi ma è altrettanto certo che le tecniche si siano perfezionate moltissimo e tanto da dare, a volte, risultati sorprendenti. A volte, però!
2) Da qualche decennio a questa parte il delirio di onnipotenza ha contagiato tutti, ma soprattutto questi piccoli chirurghi che una volta si chiamavano dentisti, e che ora non accettano più una tale plebea definizione e si ribellano in parole ed atti, sottoponendo i pazienti a interventi di microchirurgia tissutale per recuperare papille, orletti gengivali, bozze radicolari ecc ecc come se tutto ciò fosse assolutamente vitale, necessario e soprattutto sempre ambito dai pazienti, cosa che quasi mai è!
3) Non ostante la mole immensa di studi e ricerche che si sono fatti nel mondo intorno agli impianti sommersi si è dovuto aspettare Lindhe e il 2008 per avere dati sul fenomeno collaterale più importante che colpisce gli impianti: la perimplantite. Fenomeno peraltro grave e, a volte, drammatico. Come mai?
4) L’esibizione di casi miracolosi, in congressi vari e gruppi di discussione, fosse a volte non proprio dovuta a capacità chirurgiche ma a meno encomiabili capacità di ritocco digitale.
5) Stando alla parola di certi rinomati miracolari le percentuali di successo dei loro interventi sono praticamente pari al 100% tanto che tutto riesce ad apparire normale e banale, generando stuoli di professionisti segretamente frustrati e, inevitabilmente, truffaldini per poter reggere simili confronti e non dover confessare la propria incapacità.
Orbene, accade invece che ogni tanto un atto di coraggio rimette a posto le cose. Lindhe lo fece per la perimplantite svelando percentuali di morbilità spaventosi. Lo fece Simion per le superfici trattate. E ora ecco che Joseph Kan lo fa per la chirurgia mucogengivale. Per chi non sapesse chi è Kan, ve lo presento, e non credo sia necessario tradurre :
Il trafiletto per intero:
Dr. Kan completed in Prosthodontics and Implant Dentistry from Loma Linda University School of Dentistry. He is a Professor and maintains a private practice limited to Prosthodontics and Implant surgery. He is on the Editorial Board of The International Journal of Periodontics and Restorative Dentistry, and The European Journal of Esthetic Dentistry. Dr. Kan honors include the Best Research Award from the Academy of Osseointegration in 1997, the Judson Hinckey Award from the Journal of Prosthetic Dentistry in 2003 and the Robert James Implant Achievement Award in 2005. Besides lecturing nationally and internationally, he has published over 70 articles in reference journals and chapters in textbooks with emphasis on periodontal tissue management, immediate tooth replacement and treatment planning on implant esthetics.
Ora accade che, il 18 marzo, alle ore 15,13, Kan pubblichi sulla sua pagina Facebook un post straordinariamente impattante:
"Nothing to Like ( ?? ??) !!... Root Coverage (RC).. When is it indicated?.. Sensitivity, Esthetics?... Will RC eliminate sensitivity?.. Or will it make it worse?.. What do I tell Pt if CRC% is not 100%, but only 25%? (I know what I have told Pt when that happen ??).. How long will the RC last?.. Did u ever experience blow out situations like this?.. What will u do?.. For me.. Lots of prayers!! ?? ?? ?? .., Especially when I am the dentist in this case.. Just when I thought I have seen it all.. Does anyone even have the courage to put this sort of stuff on the big screen at AAP, AO, EAO, WSP, CSP?.. Yes, if it is someone else’s work??.. There are holes all over that so call shining armor of mine.. ?? ?? ?? I always tell myself.. ‘Before judging & criticizing others work.. Joe, please look at yourself or your own work in front of the mirror first!’.. Trust me.. My work is far far from being perfect!! For every nice case I showed, I can also show you more than a few cases that is far from nice.. Humbling.."
E questo lo traduco per non perdere nemmeno una parola:
Nulla a cui dare un like!...la copertura delle radici .. quando è indicata?.. sensibilità, estetica?... la copertura delle radici eliminerà la sensibilità?.. o la renderà peggiore?.. cosa diró al paziente se il risultato non è pari al 100%, ma solo al 25%? (So cosa ho detto al Pz quando è successo).. quanto durerà la copertura delle radici?.. hai mai esperimentato situazioni del genere?..cosa farai? ..per me.. tante preghiere!!... specialmente quando sono il dentista come in questo caso.. appena ho creduto di averle viste tutte.. esiste qualcuno che ha anche il coraggio di mettere questa serie di cose sul grande schermo al AAP,AO,EAO,WSP,CSP?.. si, se è il lavoro di qualcun altro?.. ci sono buchi su tutta la mia cosiddetta armatura scintillante.. dico sempre a me stesso...”prima di giudicare e criticare il lavoro degli altri..joe, per favore, prima guarda te stesso o il tuo lavoro allo specchio!”.. fidati di me.. il mio lavoro è molto lontano dall’essere perfetto!! Per ogni bel caso che ho mostrato, posso anche mostrare molto più di pochi casi che sono lontani dall’essere belli.. umiliante..
Un post straordinario, coraggioso e molto difficile da scrivere. Molto difficile da pubblicare. Un post che la dice lunga, e chiara, su cosa sia l’odontoiatria oggi: un'odontoiatria scenografica e molto spettacolare, che ha trasformato l'apparenza in sostanza e ha elevato artatamente i livelli di qualità, pur discutibili ma ormai accettati come tali. Colpa di un sistema che trasforma tutto in spettacolo e qualità virtuale, effimera qualità del presente senza più badare alla durata delle cose...ci si fissa su minimi dettagli perdendo di vista il fine ultimo e vero della terapia, in adorazione di un’estetica sempre invocata come il riferimento estremo ma spessimo tradita nella sostanza delle cose e purtuttavia osannata sempre, anche quando non esiste, anche quando il bello non è tale, e per farlo divenire tale, si forzano i canoni estetici per potercelo infilare a forza, come le emergenze protesiche degli incisivi inferiori su impianti a connessione protesica, sempre troppo grosse e sgraziate. O i punti di contatto che son diventati pareti di contatto.
Gran brutta cosa, e gran brutto vedere. La bellezza non può andare contro natura, se lo fa diventa grottesca, caricatura di sé stessa, negazione del concetto stesso, contraddizione in termini. Ma oggi va tutto bene, crollati i canoni classici, purché abbagli, risplenda di una brillante falsità, esagerato e smodato e falsamente perfetto contro tutta la logica della perfezione. Falso come una bigiotteria un poco kitsch. Falso perché virtuale, copre i difetti come un cerone.
Grazie, Joseph Kan, di un tale coraggio e di una tale pubblica presa di posizione. Non servirà a nulla, non cambierà il mondo, ma sosterrà quelli, come me, che credono ancora nell’etica terapeutica e nella missione del medico.
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