Sempre più evidente la relazione tra salute orale e salute cardiovascolare.
La statistica è, per molti, una scienza misteriosa dalle formule arcane ed incomprensibili, ma qualche volta ci svela connessioni e relazioni altrimenti impossibili da osservare. Questa è decisamente molto interessante, soprattutto per le persone che si avvicinano alla terza età. I ricercatori del Centers for Disease Control and Prevention (CDC) in combinazione con i dipartimenti sanitari statali hanno condotto un sondaggio sulla popolazione di 18 anni o più sui comportamenti di salute e rischio per la salute. Più sotto ripoto l'articolo pubblicato sul Dentista Moderno, ma quel che mi preme evidenziare sono le conclusioni, che riporto testualmente:
"I tassi di prevalenza di patologie cardiovascolari per i pazienti con edentulia sono stati del 25,4% e per quelli senza denti mancanti sono stati invece del 7,5%. ..... Gli autori hanno anche osservato che i partecipanti che si erano sottoposti a una visita dentistica nell’ultimo anno avevano manifestato meno probabilità di sviluppare malattie cardiovascolari rispetto a coloro che non si erano sottoposti a controlli odontoiatrici nel corso dell’ultimo anno."
Cioè, nei pazienti edentuli, ovvero privi di denti fissi, le malattie cardiovascolari compaiono più frequentemente che nei pazienti senza denti mancanti, cioè con entrambe le arcate dentarie integre. Detta in altre parole, se su cento pazienti con arcate dentarie integre solo 7 si ammalano di una qualce patologia cardiovascolare, su cento pazienti con mancanza dei denti se ne ammalano invece ben 25. E la differenza numerica è assai rilevante.
Non meno importante è il dato coloro che ricorrono ad un odontoiatra per regolari visite annuali, risultano più protetti di coloro che non eseguono tali controlli, nei confronti delle patologie cardiovascolari.
Ne consegue che il consiglio che diamo sempre ai nostri pazienti di tornare a farsi visitare almeno una volta all'anno, non è importante solo per la salute della bocca, ma tanto più importante per la salute dell'apparato cardiovascolare. E tanto più lo è, quanto più avanti negli anni si va.
ARTICOLO ORIGINALE:
50 anni: denti mancanti e malattie cardiovascolari
Il rischio di incidenza della malattia cardiovascolare è molto elevato, si è stimato sia del 66% per gli uomini e del 50% per le donne in età di 40 anni. Numerosi studi hanno riportato che uno stile sano di vita (mantenere una pressione sanguigna normale, avere un normale indice di massa corporea, limitare l’uso di alcol e non fumare) e una buona gestione dello stress possono ridurre il rischio di malattie cardiovascolari. Inoltre, una scarsa salute orale è stata riconosciuta come un potenziale fattore di rischio per sviluppare la malattia cardiovascolare grazie ai suoi effetti sistemici.
Questo studio è un’analisi retrospettiva, osservazionale e cross-sezionale che utilizza dati secondari del bilancio 2010 sui rischio comportamentali e che non ha richiesto l’approvazione IRB.
I ricercatori del Centers for Disease Control and Prevention (CDC) in combinazione con i dipartimenti sanitari statali hanno condotto un sondaggio sulla popolazione di 18 anni o più sui comportamenti di salute e rischio per la salute. Le interviste sono state condotte al telefono utilizzando la selezione casuale di cifre in blocchi di numeri telefonici per creare il campione probabilistico di households. Nel 2010 hanno partecipato 451.075 persone. I partecipanti ammessi nello studio finale dovevano possedere dati sulla presenza o assenza di malattia cardiovascolare, sul numero di denti mancanti, dovevano avere 50 anni o più e aver completato l’intervista.
I partecipanti finali compresi nello studio sono stati 275.424. L’associazione tra il numero di denti mancanti e le malattie cardiovascolari è stata analizzata con regressione logistica multivariata. Si è studiata l’associazione tra denti mancanti e patologie cardiovascolari in rapporto a sesso, razza/etnia, età, istruzione, reddito, visite odontoiatriche, abitudine al fumo, attività fisica e indice di massa corporea. I risultati ottenuti in questo studio sono stati i seguenti: del campione indagato, il 9,9% ha riferito edentulismo. I tassi di prevalenza di patologie cardiovascolari per i pazienti con edentulia sono stati del 25,4% e per quelli senza denti mancanti sono stati invece del 7,5%. Gli intervistati che hanno riferito edentulia sono stati più propensi a riferire la presenza di malattie cardiovascolari (AOR = 1.85, 95% CI = 1.71, 2.01). Gli autori hanno anche osservato che i partecipanti che si erano sottoposti a una visita dentistica nell’ultimo anno avevano manifestato meno probabilità di sviluppare malattie cardiovascolari rispetto a coloro che non si erano sottoposti a controlli odontoiatrici nel corso dell’ultimo anno.
In questo studio, altri fattori di rischio sono stati anche associati con l’aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Gli adulti donne, in età anziana, in sovrappeso, o obese, e fumatrici sono state più propense a denunciare la malattia cardiovascolare rispetto ad adulti uomini, di fascia d’età più giovane, con BMI normale e non fumatori.
Inoltre, gli adulti che hanno riferito una regolare attività fisica e con maggiore reddito hanno sviluppato una minore probabilità di malattie cardiovascolari rispetto agli adulti conducenti una vita senza una regolare attività fisica e a basso reddito.
Cross-Sectional Association between the Number of Missing Teeth and Cardiovascular Disease among Adults Aged 50 or Older: BRFSS 2010
Autori:
R. ConstanceWiener,
Usha Sambamoorthi
International Journal of Vascular Medicine Volume 2014, Article ID 421567, 6 pages